Ieri sono stata, con la mia famiglia a vedere “Il Viaggio di Arlo”, film molto emozionante,tanto che la mia bambina di 6 anni ha pianto.
Più che farmi pensare a: “Cosa sarebbe successo se l’asteroide che ha cambiato per sempre la vita sulla Terra non avesse colpito il nostro pianeta e i dinosauri non si fossero mai estinti?”, mi ha portato a fare tante altre riflessioni.
Arlo il cucciolo più piccolo di una famiglia di Apatosauri, è alle prese con le sue innumerevoli paure.
Mentre il fratello e la sorella più grandi di lui riescono in tutto quello che fanno, Arlo ha paura persino ad
andare a dar da mangiare alle galline che scorazzano nella fattoria.
Qui si potrebbe aprire una discussione sulle gelosie tra fratelli.
A chi non è mai capitato come genitori di sentirsi dire, perchè dici sempre a lui/lei che è più bravo e a me no?
È un film ricco di emozioni profonde.
Arlo vuole fare di tutto per compiacere il padre e fargli vedere che anche lui prima o poi metterà la sua impronta vicino a quelle di tutta la famiglia.
Ma le cose purtroppo non vanno come previste. Per inseguire un ladruncolo di granturco, Arlo e il suo papà si allontanano dalla fattoria e vengono sorpresi da una tempesta e dalla piena brutale del fiume.
Il papà per salvare la vita al figlioletto viene travolto da un’impetuosa corrente e muore.
Arlo e tutta la famiglia ne rimangono sconvolti. Qui mi si è posta un’altra domanda. Come fare a spiegare ai bambini eventi così struggenti come la morte di un genitore?
Infatti la mia bambina durante tutto il film mi ha chiesto più volte perchè il papà non torna? Non si capacitava del fatto che il papà non tornasse più?
Arlo poi si trova per mille vicissitudini a cavarsela da solo, ad affrontare le sue paure, e alla fine scoprirà ciò di cui è veramente capace.
Anche qui mi si pone una domanda, come aiutare i bambini ad affrontare le proprie paure?
Arlo conosce Spot un cucciolo di umano, molto coraggioso ed abituato a fare tutto da solo, tanto che ha perso i genitori prematuramente.
Tra Arlo e Spot nasce una vera amicizia, tra due esseri molto differenti, uno un dinosauro, pauroso e timoroso, l’altro invece un essere umano, coraggioso ed indipendente.
I due però impareranno a conoscersi, a rispettarsi e ad aiutarsi pur con le loro diversistà.
Anche qui un’altra lampadina mi si è accesa.
In un paese come il nostro multietnico come insegnare ai nostri bambini le diversità tra loro, e far capire che l’amicizia quella vera non tiene conto di tutto questo, ma alla fine abbiamo solo dei bagagli culturali diversi ma siamo tutti uguali?
Da mamma vi posso dire che a me è piaciuto molto e soprattutto mi ha dato molti spunti su cui riflettere e parlare con i miei bambini. Lo consiglio vivamente, anche se ci sono dei passaggi nel film molto forti, a cui ogni bambino a secondo del proprio vissuto potrebbe rispondere diversamente.
Diretto da Peter Sohn (Parzialmente Nuvoloso) e prodotto da Denise Ream (Cars 2, Up), il nuovo lungometraggio Disney•Pixar Il Viaggio di Arlo trasporterà il pubblico in un viaggio epico nell’era della preistoria, dove un coraggioso e curioso dinosauro di nome Arlo stringe un’insolita amicizia con un essere umano. Attraversando luoghi aspri e misteriosi, Arlo imparerà ad affrontare le sue paure e scoprirà ciò di cui è veramente capace.
Nell’edizione italiana Arlo è doppiato da Giulio Bartolomei, Butch da Massimo Corvo, Ramsey da Perla Liberatori, Nash da Simone Mori e Poppa Henry da Alberto Angrisano.
Il Viaggio di Arlo ha fatto il suo ingresso il 25 novembre, a poco più di due mesi dall’uscita di Inside Out. A questo link trovate la pagina Facebook del film. #IlViaggioDiArlo
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